C’è un piatto che mette tutti d’accordo, dagli universitari in sessione ai lavoratori sempre di corsa, dai single alle famiglie numerose. Un piatto semplice, economico, pronto in pochissimi minuti ma capace di regalare una coccola al palato: la pasta burro e parmigiano.
Quella che molti chiamano “pasta degli studenti” non solo è un must per chi ha poco tempo e pochi ingredienti in dispensa, ma è anche un vero e proprio salvagente culinario, che con meno di 2 euro porta in tavola gusto e soddisfazione.

La semplicità che conquista della pasta degli universitari: ricetta
Pasta burro e parmigiano non ha bisogno di grandi presentazioni. È uno di quei piatti che parlano da soli: profumo di burro fuso, crema delicata di formaggio e quel comfort unico che solo le ricette della nonna riescono a trasmettere. Si prepara in meno di 10 minuti, con soli tre ingredienti principali: pasta, burro e parmigiano.
Ecco cosa serve per due porzioni:
- 160 g di pasta (meglio corta: penne, rigatoni o fusilli),
- 30 g di burro,
- 40 g di parmigiano grattugiato,
- un mestolino di acqua di cottura,
- sale,
- pepe nero (facoltativo).
Preparazione lampo per la pasta degli studenti
- Mentre l’acqua bolle e la pasta cuoce, in una padella capiente fai sciogliere il burro a fuoco dolce, senza farlo bruciare.
- Quando la pasta è al dente, scolala tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura.
- Versa la pasta nel burro fuso, aggiungi il parmigiano grattugiato e un mestolo di acqua di cottura per creare una cremina avvolgente.
- Mescola energicamente, meglio se a fuoco spento per non far “impazzire” il formaggio. Aggiungi, se ti piace, una spolverata di pepe nero. Et voilà: in meno tempo di quanto impiegheresti a ordinare un panino, hai servito un piatto caldo, nutriente e confortevolmente economico.
Questa ricetta è perfetta per un pranzo veloce tra una lezione e l’altra, per una cena last-minute o per quei giorni in cui il frigo piange e la voglia di cucinare è ai minimi storici. E sai qual è il bello? Può diventare la base per infinite varianti: con un po’ di noce moscata, con una manciata di pangrattato tostato o, perché no, con un cucchiaino di pesto o di crema di zucca in autunno.