Un ingrediente della nostra infanzia come il semolino diventa essenziale per inventare un piatto diverso dal solito, davvero stuzzicante
Quanto ne abbiamo mangiato quando eravamo bambini e quanto ancora ne abbiamo cucinato per i nostri figli.
Un ingrediente classico e semplice come il semolino però può diventare qualcosa di più: prova a trasformarlo in crocchette filanti, non te ne pentirai.
Hai molti modi per rendere ancora più stuzzicanti le crocchette di semolino e non solo aggiungendo un formaggio filante. Con una spezia o delle erbe aromatiche che profumeranno il composto, senza andarlo a coprire, ad esempio. Scegli tu quelle che gradisci.
Ingredienti:
250 g di semolino
1. Partiamo con la preparazione del semolino. Mettiamo il latte in un pentolino, accendiamo e lo portiamo a ebollizione. A quel punto versiamo tutto il semolino e mescoliamo subito velocemente con una frusta a mano per evitare la formazione di grumi.
2. Aggiungiamo il burro a pezzetti, regoliamo di sale e pepe, profumando con una grattata di noce moscata. Lasciamo cuocere il semolino continuando a mescolare con la frusta. Capiremo che sarà pronto quando comincerà a staccarsi dalle pareti del pentolino.
3. Togliamo il semolino dal fuoco e aggiungiamo due tuorli, mentre gli albumi li teniamo da parte. Uniamo anche il parmigiano grattugiato, mescoliamo ancora con la frusta per amalgamare e lasciamo intiepidire.
4. Quando il semolino è raffreddato lo tagliamo a pezzi regolari: con queste dosi dovresti averne almeno 16 o 18. Li schiacciamo con il palmo della mano e mettiamo al centro un qualche dadino di fontina o altro formaggio filante. Richiudiamo e diamo forma alle nostre crocchette di semolino.
5. Impaniamo le crocchette passandole prima negli albumi che abbiamo sbattuto con la frusta a mano e poi nel pangrattato. Il consiglio è sempre quello di farlo due volte, affinché la panatura si attacchi bene.
6. Ultimo passaggio: riscaldiamo bene l’olio di semi (girasole o mais) in una padella larga o un tegame basso, portandolo a 170°. Dovranno cuocere fino a quando diventano dorate, girandole più colte con una pinza o il mestolo forato. Sempre con il, mestolo le tiriamo su, facendole sgocciolare bene su un vassoio coperto con carta assorbente. Si mangiano calde o tiepide, sono buone sempre.
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